The Monreale hill has a significant historical and simboli value for the populations of the surrounding settlements. Frequented since the Nuragic age, it has gone through all the historical phases of the island. Evidence of this is the castle, built between the 13th and 14th centuries, a defensive bastion of the giudicato of Arborea and later a tangible sign of the feudal power of the Carroz di Quirra. In the 19th century, mining activities developed in the hills, reaching their peak in the 20th century with the Monreale and Perda Lai mines. With the crisis of the 1970s, which affected the entire mining sector, the two mines closed down, leaving us with a great heritage of industrial archaeology. At the base of Monreale there is the thermal area of Santa Mariaquas, with the spring complex and the 19th century building incorporating the Roman baths. Frequented both in Roman times and during the Judicial period, the history of the thermal baths had its revival in the 19th century, when, after several failed attempts, the entrepreneur Filippo Birocchi and the engineer Giorgio Asproni junior intervened. The early 20th century saw the birth of the new spa, which changed hands in the 1920s to the Rodriguez family and in the 1950s to the Mossa family. The valorisation of the area must be seen in its historical, archaeological and environmental complexity, with innovative and sustainable tools, such as the creation of an eco museum or a historical, cultural and natural park.Il colle del Monreale ha una forte valenza storica e simbolica per le popolazioni degli insediamenti circostanti. Frequentato fin dall’età nuragica, ha attraversato da protagonista tutte le fasi storiche dell’Isola. Ne sono testimonianza il castello, edificato tra XIII e XIV secolo, baluardo difensivo del giudicato di Arborea e poi segno tangibile del potere feudale dei Carroz di Quirra.Nel complesso dei colli si sviluppano nel XIX secolo le attività estrattive, che hanno il loro massimo splendore nel Novecento con i filoni del Monreale e di Perda Lai. Con la crisi degli anni Settanta, che investe tutto il settore minerario, le due coltivazioni cessano la loro attività consegnandoci un grande patrimonio di archeologia industriale.Ai piedi del Monreale sorge l’area termale di Santa Mariaquas, con il complesso di sorgenti e l’edificio ottocentesco che ingloba le terme romane. Frequentate sia in epoca romana, sia nel periodo giudicale, la storia delle terme ha il suo rilancio nel XIX secolo, quando, dopo diversi tentativi falliti, intervengono l’imprenditore Filippo Birocchi e l’ingegnere Giorgio Asproni junior. Nei primi anni del Novecento vede la luce il nuovo stabilimento termale, che passa di mano negli anni Venti ai Rodriguez e negli anni Cinquanta alla famiglia Mossa.La valorizzazione dell’area deve essere vista nella sua complessità storica, archeologica e ambientale, con strumenti innovativi e sostenibili, come ad esempio l’istituzione di un ecomuseo o di un parco storico, culturale ed ambientale.