This essay intends to analyze, from the methodological point of view of historical anthropology, some problems inherent to cultural heritage in some areas of southern Sardinia (Medio Campidano e Marmilla), starting from a reconstruction of the historical-institutional events and attitudes that led to the birth of the concept of "cultural heritage" as a semantic landscape rooted in the collective imagination. More precisely, the investigation I conducted made it possible to retrace the development process of some "patrimonial communities" located in the mentioned area, so places where the protection and construction of the artistic, architectural, archaeological and demo-ethno-anthropological heritage (as well as their social spaces) becomes the background of collective projects and local policies, capable of involving the entire social body. The communities I studied are of Sardara and Masullas - respectively in the sub-regions of Medio Campidano and Marmilla - in which I was able to conduct an ethnographic research aimed at detecting and documenting the mental changes that led to the transformation of these small villages from based on a peasant type culture to one based on tertiary activities and on the enhancement of heritage.Questo saggio ha lo scopo di indagare, mediante l’approccio metodologico dell’antropologia storica, alcuni aspetti strutturali inerenti al patrimonio culturale in alcune aree della Sardegna meridionale (Medio Campidano e Marmilla), a partire da una ricostruzione introduttiva delle vicende storico-istituzionali e degli atteggiamenti che hanno portato alla nascita del concetto di patrimonio culturale come “paesaggio semantico” radicato nell’immaginario collettivo. Più precisamente, l’indagine da me condotta ha reso possibile ripercorrere il processo di sviluppo di alcune “comunità patrimoniali” dell’area indicata, ovvero luoghi che della tutela e della costruzione del patrimonio artistico, architettonico, archeologico e demo-etno-antropologico (oltreché dei loro spazi sociali) hanno fatto lo sfondo dei progetti collettivi e delle politiche locali, capaci di coinvolgere l’intero corpo sociale. Le comunità che ho avuto modo di indagare sono quelle di Sardara e Masullas, rispettivamente nelle subregioni di Medio Campidano e Marmilla, nelle quali ho potuto condurre una ricerca etnografica volta a rilevare e documentare i mutamenti mentali che hanno portato al passaggio da una cultura di matrice essenzialmente contadina a una basata sulle attività terziarie e la valorizzazione del patrimonio.