Il saggio, nel tracciare un breve profilo biografico di Osvaldo Crispo Acosta, emigrato italiano di seconda generazione di origine sarda, analizza la sua opera letteraria. Docente di letteratura all’Università di Montevideo a soli 21 anni, Crispo Acosta collaborò e scrisse numerosi saggi per le riviste «El Imparcial», «El Plata», «Hispania», «Mundo Uruguayo», «Revista Nacional» su autori latinoamericani e spagnoli, spesso firmandosi con lo pseudonimo di “Lauxar”. Appartenente alla cosiddetta “Generación del 18”, fu un critico letterario severo e inflessibile, ancora oggi considerato uno dei massimi esperti della poesia del nicaraguense Rubén Darío e dell’opera narrativa e saggistica del suo “maestro”, lo scrittore uruguaiano José Enrique Rodó.
This essay analyses the literary work of Osvaldo Crispo Acosta, outlining the biographic profile of this Italian second generation migrant. Professor of literature at the University of Montevideo, at the young age of 21, Crispo Acosta collaborated in and wrote himself several essays for the journals «El Imparcial», «El Plata», «Hispania», «Mundo Uruguayo», «Revista Nacional» on several Latin American and Spanish authors, frequently under the pen name of "Lauxar". Belonging to the so-called Generación del 18, he was a severe and inflexible literary critic and even now he is considered as one of the greatest connoisseurs of the poetry of the Nicaraguan author, Rubén Darío, and the works of fiction and essays of his "mentor", the Uruguayan author José Enrique Rodó.