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I consoli italiani all’estero e il loro contributo per difendere e salvare gli ebrei

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dc.creator VENERI, Maria Eugenia
dc.date 2011-12-31
dc.date.accessioned 2022-03-25T18:01:22Z
dc.date.available 2022-03-25T18:01:22Z
dc.identifier http://www.centrostudisea.it/index.php/ammentu/article/view/17
dc.identifier.uri http://biblioteca-repositorio.clacso.edu.ar/handle/CLACSO/125519
dc.description Nel 1938, il regime fascista promulgò le Leggi razziali, fomentando nel Paese un sentimento antisemita. Questo sentimento non attecchì in profondità tra la popolazione italiana, anche se alcuni uffici furono incredibilmente zelanti nel collaborare con i nazisti. In questo quadro, sono tante le storie di quotidiano aiuto assicurato agli ebrei per sfuggire ai rastrellamenti e alle deportazioni. Molti italiani non comuni hanno potuto e voluto fare la differenza. I più noti sono una cinquantina, dal famoso Giorgio Perlasca, considerato una sorta di Oskar Schindler all’italiana, al meno conosciuto Alberto Calisse. Anche taluni Consoli e diplomatici furono travolti dalle Leggi razziali perché ebrei o perché apertamente avversi al Fascismo. Nell’articolo si ricordano Paolo Vita Finzi, scrittore e diplomatico torinese; Carlo Sforza, appartenente all’antica famiglia dei duchi di Milano e Guido Segre, uno degli uomini d’affari più potenti del Novecento. it-IT
dc.description In 1938, the Fascist Racial Laws were issued and an anti-Semitic feeling was purposedly spread in the country: yet, it did not catch deep in the Italian population, although some offices eagerly collaborated with the Nazis. There are many stories of ordinary (and uncommon) people who helped Jews to escape deportat ions and many Italians distinguished themselves into this mission: the best known are about fifty, ranging from Giorgio Perlasca who did his best like the more famous Oskar Schindler, to the lesser-known Alberto Calisse. Even some diplomats and consuls were overwhelmed by the Racial Laws because they were either Jews or openly hostile to Fascism. This article deals with the lives of Paolo Vita Finzi, writer and diplomat from Turin, Carlo Sforza, descendant from the ancient family of the dukes of Milan and Guido Segre, one of the most important Italian businessmen of the 20th century. en-US
dc.format application/pdf
dc.language ita
dc.publisher Centro Studi SEA & AIPSA Edizioni it-IT
dc.relation http://www.centrostudisea.it/index.php/ammentu/article/view/17/19
dc.rights Copyright (c) 2011 AMMENTU - Bollettino Storico, Archivistico e Consolare del Mediterraneo (ABSAC) it-IT
dc.source AMMENTU - Bollettino Storico e Archivistico del Mediterraneo e delle Americhe; V. 1 N. 1 (2011): AMMENTU N. 1; 119-125 it-IT
dc.source 2240-7596
dc.source 2240-7596
dc.subject consuls en-US
dc.subject diplomats en-US
dc.subject anti-fascism en-US
dc.subject Fascist Racial Laws en-US
dc.subject anti-Semitic en-US
dc.subject Paolo Vita Finzi en-US
dc.subject Carlo Sforza en-US
dc.subject Guido Segre en-US
dc.subject consoli it-IT
dc.subject diplomatici it-IT
dc.subject antifascismo it-IT
dc.subject Leggi razziali it-IT
dc.subject antisemita it-IT
dc.subject Paolo Vita Finzi it-IT
dc.subject Carlo Sforza it-IT
dc.subject Guido Segre it-IT
dc.title I consoli italiani all’estero e il loro contributo per difendere e salvare gli ebrei it-IT
dc.title I consoli italiani all’estero e il loro contributo per difendere e salvare gli ebrei en-US
dc.type info:eu-repo/semantics/article
dc.type info:eu-repo/semantics/publishedVersion


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